Avevo da tempo il desiderio che il gruppo di ragazzi delle superiori, che seguo in parrocchia, conoscesse la realtà oblata e così li ho portati a Marino, al CentroGiovanile, dal 1° al 3 marzo.. Volevo conoscessero S. Eugenio e l’incontro è stato un successo. Sono partita con 9 tra ragazzi e ragazze (15-19 anni) ed Emiliana. Sono stati giorni veramente intensi, ma soprattutto sono stati giorni di famiglia.
P. Antonio Diodati , attraverso il brano dei discepoli di Emmaus, li ha accompagnati ad entrare in se stessi, ascoltarsi e cogliere la presenza di Dio nella loro vita. I ragazzi hanno pregato, riflettuto, condiviso, riso e pianto… si sono sentiti al sicuro, potendo così essere davvero loro stessi. Raramente li avevo visti così “liberi”.
I ragazzi della Comunità si sono comportati davvero da fratelli maggiori . Li hanno coinvolti, ascoltati e hanno mostrato loro il valore del mettersi in gioco seguendo Dio.
Ancora una volta, ho sperimentato la bellezza della nostra famiglia Oblata e del sentirmi perfettamente a casa. Come in ogni famiglia, abbiamo fatto tutto insieme, dalla preparazione della festa di carnevale al lavaggio piatti, dalle lodi al momento di deserto, dalla celebrazione per il prenoviziato di Rosario alla serata in giro per Marino. Ognuno con il proprio carattere, le proprie aspettative, i propri pregi e difetti, l’entusiasmo e la stanchezza… ma tutti immersi in un unico carisma.