“Living as Oblate People”


Sassone2Come sappiamo, dal 27 al 29 maggio si è tenuto il 2° Congresso Mondiale del Laicato Oblato (2OLAC), dopo una seria preparazione che ha coinvolto ogni regione e provincia della Congregazione. Nucleo del Congresso il collegamento quotidiano con la Casa Generale OMI, “sala di regia”, che ha fatto conoscere la realtà laicale oblata presente in tutto il mondo e la ricchezza di questa incarnazione del Carisma di S. Eugenio. Per la regione Europea il Congresso si è tenuto a Kokotek, Polonia, dove la nostra Presidente Generale, Ileana Chinnici, faceva parte della delegazione italiana. In contemporanea, a Sassone, si è svolto un incontro di fraternità, con la presenza di tutte le espressioni della Famiglia Oblata nella provincia Mediterranea. A Sassone hanno partecipato Anna Maria Avenia, Antonietta Mongiò, Rita Polzelli, Giovanni Baglivo.

L’incontro era stato preparato con un lavoro di base, che ha portato ad una sintesi apprezzata anche dal p. Generale, p. Luis Lougen, che nella omelia della Eucarestia del 27 ha sottolineato: “Padre Giuseppe ha condiviso con me la sintesi del vostro intenso processo sinodale. È molto ricca e profonda. Promette che sta nascendo qualcosa di nuovo. Dai molti anni di conversazioni nella nostra ricerca di una comunione più profonda tra noi, ora, questo  secondo congresso porta nuova speranza e gioia che possano essere messe in atto azioni concrete. Una nuova nascita!“

“Ogni persona, ogni realtà di questa nostra grande Famiglia ha indubbiamente un debito di riconoscenza verso “la” o “le” mediazioni storiche attraverso cui la vocazione personale o di un dato gruppo è nata, si è sviluppata e si è consolidata ma questo non può essere motivo di divisione o di pregiudizi reciproci o di presunzione di veridicità vocazionale a discapito della vocazione degli altri. Al centro non può che esserci solo Gesù Cristo e il dono suo del Carisma non noi stessi, un dato Oblato, una data realtà oblata, ecc.”(dall’omelia di p. Giuseppe Rubino, vicario provinciale, 28 maggio).

Sassone1I laici hanno fatto la loro parte da protagonisti, sia nell’organizzazione concreta, sia nella condivisione di meditazioni sulla parola di Dio e sulla loro esperienza. I collegamenti con le varie provincie della Congregazione hanno fatto vedere una realtà laicale viva, diversificata, creativa, unita dall’amore alla Chiesa e ai poveri, sull’esempio di S. Eugenio, come sottolineato dal Superiore provinciale, p. Gennaro Rosato, nella Eucaristia di conclusione a Sassone:

La vicinanza alla gente e l’amore per i poveri caratterizzano il nostro stile apostolico.
L’amore alla gente è certamente l’anima del nostro ministero, come ci è suggerito in diversi articoli delle Costituzioni. “Profondamente vicini alle persone con le quali lavorano, gli Oblati saranno costantemente attenti alle loro aspirazioni e ai valori che portano” (C. 8). “I voti li uniscono nell’amore al Signore e al suo popolo” (C. 12). “Questa scelta ci spinge a vivere in comunione più stretta con Cristo e con i poveri” (C. 20).

Affidiamo a Maria il nostro commino, a Lei che unisce in sé i tratti della consacrazione e della laicità.”.

Crediamo che anche la nostra presenza al congresso, come Istituto Comi, consacrate e laici, abbia offerto un contributo: di presenza, di condivisione, di servizio , di appartenenza al carisma.

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Ringraziamo la Provincia Mediterranea OMI per le foto

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