Rendo continuamente grazie al Signore per tutti i suoi doni, particolarmente per avermi chiamato alla fede e all’appartenenza alla Chiesa con la consacrazione battesimale e poi per avermi chiamata a consacrarmi a Lui per la missione.
L’appartenenza a Lui diventava più solida sapendo che poteva disporre di me per il suo Regno.
Sono anziana, inferma, eppure, nonostante i miei seri problemi di mobilità e di sofferenza, mi sento ancora “mandata”. Nella preghiera trovo coraggio perché di Dio mi fido e mi sento nelle sue mani, anche quando mi sento avvolta nel mistero.
Grazie al gruppetto delle signore che seguo da più di dieci anni, e che ora vengono a casa mia per gli incontri, il gusto la gioia per la Parola di Dio spezzata e condivisa con loro mi aiuta a tener viva la mente.
Alla tentazione di dire a volte “basta”, interviene la misericordia che chiede risposte e torna la gioia del servizio.
Quanto si può amare anche stando fermi e attraverso il telefono!
La dipendenza che si vive a causa dell’età e della salute è un’ottima occasione per vivere la povertà con Lui, che da ricco si è fatto povero per amore.
Maria di Nazaret continua ad accompagnarmi come dall’inizio della mia vocazione.
Lucia C