Carissime COMI, carissimo Padre Fabio,
sono Chiara Brando, l’orientanda del vostro Istituto e sono di Maratea (Basilicata). Qui in parrocchia (proprio nella prima chiesa che fu affidata agli oblati nel 1943) abbiamo appena trascorso due giorni speciali che m’hanno davvero riempito il cuore, e anche se non ho ancora avuto il piacere di conoscervi tutte, vorrei condividere con voi qualcosina, spero vi faccia piacere.
Quando a fine ottobre alla festa dei 200 anni della Famiglia Oblata rividi dopo qualche anno fr. Marcello Togna, si chiacchierava tra noi e gli dissi: “Marce’, a Maratea la situazione è peggio di quando ve ne siete andati!”, e Marcello mi disse: “Lo so, sento le altre, ma riprendete in mano il coro, se riuscite ad avere un gruppo di ragazzi che anima la Messa per Maratea è già tantissimo!” In effetti il parroco già mi stava chiedendo di tornare a guidare un po’ i ragazzi del coro perché aveva notato un affievolirsi del loro entusiasmo a causa di una situazione un po’ “monotona”. Ho fatto un po’ di resistenza, alla fine ho ceduto e insieme ad alcune “fedelissime” di sempre, siamo tornate, e il giorno di Cristo Re abbiamo rianimato la nostra prima Messa in parrocchia. Proprio in quei giorni, un giovane cantautore focolarino pugliese, tal Francesco Cioffi, aveva lanciato una proposta in rete: aiutarlo a finanziare il suo nuovo album di canti liturgici pasquali. A chi lo avesse aiutato un questa impresa, Cioffi prometteva una ricompensa, e se noi fossimo arrivato alla quota di 150€ lui sarebbe venuto a Maratea ad animare una Messa con noi, accontentandosi di vitto, alloggio e spese di viaggio. L’impresa mi sembrava tutt’altro che ardua e così, dopo essermi consultata col parroco, lanciai la proposta ai ragazzi. Poco dopo la festa dell’Immacolata le spese erano già tutte coperte e presto si fissò che Francesco Cioffi insieme al chitarrista della sua band sarebbe stato a Maratea l’11 e il 12 febbraio per una piccola testimonianza, prove di canto coi ragazzi e Messa della domenica.
Subito dopo le vacanze di Natale ci siamo messi a lavoro, ogni settimana due prove dalle 19:00 alle 21:00 per imparare tutti i canti di Francesco per la nostra Messa speciale.
Francesco è arrivato, ha fatto le prove con noi complimentandosi con tutti per il lavoro fatto, l’impegno, l’entusiasmo dei ragazzi. I ragazzi dal canto loro sono stati felicissimi, e quando i nostri ospiti sono ripartiti una ragazza mi ha detto: “Chia’, voglio tornare a ieri e vivere di nuovo tutto!”; un bambino mi è venuto vicino e mi ha detto all’orecchio: “Chiara, però Francesco e Fabrizio già mi mancano, quando tornano?”
Abbracciando nel mio cuore l’idea di un Istituto Missionario è lecito, oltre che doveroso da parte mia, chiedermi quale sia la mia missione nella Chiesa, quale la mia forma di apostolato… Beh, forse oggi i miei “poveri” sono questi ragazzi, la mia missio ad gentes farli cantare per Gesù e per Maria!
Il video che vi invio (fate click qui) è la prova di “Una terra buona”, canto di offertorio. Francesco è alla tastiera e dirige contemporaneamente, Fabrizio Loiodice alla chitarra… E’ un’ora che guardo il video e ascolto le voci dei ragazzi e penso alle loro storie, all’impegno, all’amore che ci mettono… Penso anche che hanno pure un bel fegatino, piccoli piccoli e già riescono a sopportarmi!
…e piango di gioia!
Un abbraccio a tutte voi, un caro saluto a Padre Fabio, pregate per me, io prego per voi.
Nayambi binu banso bozwami lingomba ya bisu o Kinshasa. Congo ezali n’a place spécial na motema mwa ngai. Nazolikya te nde nayei kuna mwa Noki mpo tosala expérience kitoko ya batindami.
Los mejores deseos también a Argentina y Uruguay, sé que estan haciendo muchas cosas buenas, creo que usted y rezo por ti.
Chiara