Essere giovani in Uruguay
L’Uruguay, Paese del Sudamerica, attraversa da tempo una grave crisi economica: il tasso di disoccupazione è molto alto, e la difficoltà di trovare lavoro colpisce soprattutto i giovani a cui spesso per sopravvivere non resta che entrare nel mondo della criminalità.
La situazione dei giovani è aggravata anche dalla crisi delle famiglie: l’alto indice dei divorzi (70%) fa sì che molti di loro si trovino a crescere in condizioni difficili, divisi fra l’uno e l’altro genitore. L’Uruguay ha la più alta percentuale di suicidi giovanili del mondo e una delle più alte in generale.
Il Cerro: un quartiere a rischio
Il quartiere Cerro di Montevideo, la capitale del Paese, è una delle zone più a rischio: fino agli anni Cinquanta era un quartiere operaio che dava lavoro a 10 mila persone nelle quattro principali industrie frigorifere che esportavano carne congelata negli Stati Uniti e in Europa. Ma dagli anni Sessanta è sopraggiunta una crisi che ha portato alla chiusura di tutte le industrie di congelazione della carne.
Oggi il quartiere conta 200 mila persone che vivono in gran parte negli asentamientos (agglomerati precari). Non ci sono fabbriche né ospedali, poche le scuole e pochissimi i centri ricreativi.
La popolazione è giovane e vive in una situazione sociale molto precaria: nel quartiere gira droga a basso costo dagli effetti disastrosi, la disoccupazione è altissima, molti si mantengono con piccoli furti.
Pertanto i problemi si possono così riassumere:
- Assenza di prospettive lavorative, soprattutto per i giovani
- Scarsa preparazione professionale
- Elevata disoccupazione giovanile
- Disagio sociale e violenza giovanile
- Elevato fenomeno dei “ragazzi di strada”
- Elevata disoccupazione per tutta la popolazione
- Elevata emigrazione dalle zone rurali verso le zone urbane
- Elevata concentrazione della popolazione nel Cerro di Montevideo
- Scarso senso di appartenenza e scarsa integrazione delle famiglie immigrate
- Basse condizioni di vita ed elevato degrado sociale
- Situazioni di povertà crescente
- Criminalità e delinquenza giovanile
Il Centro di Formazione Talitakum è nato dalla collaborazione tra gli Oblati di Maria Immacolata (OMI), il COMI-ORG e l’Istituto delle COMI. Fa parte di una strategia di contenimento e prevenzione, che attraverso le attività di formazione professionale cerca di contenere da un lato l’aumento della disoccupazione e dall’altro di prevenire i fenomeni giovanili di disagio e devianza sociale.
Alcuni dati:
Il centro è attivo dal 2007.
Sta erogando formazione a circa 60 ragazzi e altrettanti sono in lista di attesa.
I corsi che sono stati allestiti sono:
- Elettricità
- Lavorazione del ferro
- Cucina
- Taglio e cucito
- Informatica
- Lavori manuali con la creta
Inoltre, essendo ragazzi che non hanno concluso il percorso scolastico ‘formale’, sono stati organizzati corsi definiti di “appoggio scolastico”, ovvero di vera e propria alfabetizzazione.
Scarica il Depliant